Cinema, da Brad Pitt a Will Smith: le trasformazioni degli attori col digitale
Con le tecnologie digitali i registi hanno potuto liberarsi delle limitazioni del passato.
Da sempre sensibile alle innovazioni tecnologiche, l'industria dell’intrattenimento ha visto negli ultimi anni una profonda metamorfosi e ciò grazie soprattutto all'integrazione del digitale, sempre più utilizzata all’interno dei processi di produzione. Parlando di musica, ad esempio, i brani sono cambiati molto, specialmente nell’utilizzo dei nuovi strumenti. Basta fare un confronto tra le canzoni di ieri, come quelle di questo articolo dei sito di casinò online di Betway che propone una raccolta di canzoni legate all’intrattenimento di artisti come Elvis e Rolling Stone, e quelle di oggi, in cui si può sentire il contributo di campionatori e software specifici. Per non parlare poi del comparto videoludico, basato sempre di più sul digitale.
Un altro esempio è invece rappresentato dal cinema, con le nuove tecnologie che non hanno solo rivoluzionato il modo di girare e produrre film, ma anche trasformato le possibilità interpretative degli attori, portando alla creazione di performance straordinarie e realistiche. L'uso di strumenti come la CGI (Computer-Generated Imagery) e la motion capture ha permesso a diverse star del cinema di cambiare radicalmente aspetto per interpretare ruoli che un tempo sarebbero stati impensabili, con alcune interpretazioni premiate anche a livello globale.
Un nuovo standard visivo
Le tecnologie digitali hanno permesso ai registi di liberarsi delle limitazioni del passato, consentendo loro di dare vita a visioni complesse con una maggiore fedeltà visiva. Per esempio, l'introduzione delle telecamere digitali ha dato ai registi una flessibilità inedita, permettendo di ottenere una qualità dell'immagine straordinaria con costi ridotti rispetto alle tradizionali pellicole.
Queste innovazioni non hanno riguardato solo l’immagine ma anche il suono, con software di produzione e editing avanzati che consentono un’integrazione precisa tra dialoghi e ambientazioni sonore. Alcuni strumenti oggi disponibili sul mercato hanno reso il montaggio e la post-produzione più accessibili, permettendo di manipolare immagini e suoni in modo tale da creare un’atmosfera autentica e coerente con la visione del regista.
Le trasformazioni più incredibili
L’introduzione delle tecniche di motion capture ha cambiato per sempre la recitazione, aprendo la strada a performance che sfidano i limiti umani. Andy Serkis è uno dei pionieri in questo campo, avendo interpretato personaggi digitali complessi come Gollum ne "Il Signore degli Anelli" e Cesare nella saga de "Il Pianeta delle Scimmie". Il motion capture consente di catturare ogni minimo movimento dell'attore, trasferendolo poi su un modello digitale che si muove in modo naturale e realistico, rendendo vivi personaggi che un tempo sarebbero stati realizzati tramite trucco o animazione tradizionale.
In modo simile, la tecnologia CGI ha permesso a Robert Downey Jr di interpretare Iron Man nell’universo Marvel senza mai dover indossare fisicamente l’armatura completa. La CGI ha infatti reso possibile generare in modo realistico l’iconica armatura durante le scene d’azione, permettendo a Downey Jr di recitare in condizioni più naturali e sicure. Questo ha contribuito a rendere i film Marvel non solo spettacolari, ma anche più autentici nelle performance attoriali, poiché gli attori non devono lottare con costumi ingombranti e poco confortevoli come invece spesso accadeva in passato.
Come fanno a sembrare così giovani? I casi di Brad Pitt e Will Smith
Un altro dei progressi più recenti nel campo del digitale è la tecnica del ringiovanimento (de-aging), una tecnologia che ha permesso agli attori di interpretare versioni più giovani di sé stessi o di trasformarsi in figure di diverse età. In "Il Curioso Caso di Benjamin Button", Brad Pitt ha interpretato un personaggio che invecchia al contrario. Grazie alla CGI avanzata e alla manipolazione digitale dell’immagine, Pitt è stato in grado di apparire come un anziano all'inizio del film e come un giovane alla fine, una trasformazione che ha richiesto l’uso di modelli digitali e sofisticate tecniche di alterazione facciale per rappresentare i cambiamenti del personaggio in modo realistico.
Anche Will Smith ha sfruttato questa tecnologia per interpretare due versioni di sé stesso in "Gemini Man". Con il de-aging, Smith è stato reso digitalmente più giovane, permettendogli di recitare accanto a una sua versione trentenne. Questa tecnica rappresenta un’opportunità unica per gli attori che vogliono esplorare nuove dinamiche narrative senza ricorrere a cast di attori differenti per rappresentare i personaggi in età diverse.
Come è cambiato il modo di recitare con il digitale
Insomma, le possibilità offerte dalle tecnologie digitali hanno trasformato non solo l’aspetto fisico degli attori ma anche lo stile e l’approccio alla recitazione. Con il motion capture, per esempio, si è visto un cambiamento nella preparazione fisica e mentale degli attori, che devono padroneggiare movimenti dettagliati e lavorare su set spesso privi di scenografie o costumi tradizionali. Questo richiede un’abilità attoriale che si adatti al “vuoto” fisico e visivo, colmato solo successivamente dalla CGI, sfidando l’attore a una maggiore capacità di immaginazione e interpretazione rispetto ai metodi tradizionali.
Il digitale permette inoltre di manipolare persino la voce e le espressioni facciali in tempo reale, dando quindi nuove possibilità a registi e produttori di “sfruttare” il talento dei propri attori.
Insomma, grazie alla tecnologia digitale, il cinema ha compiuto grandissimi passi in avanti. Da un lato, le telecamere avanzate e il software di editing hanno reso la produzione più accessibile e qualitativamente elevata, anche per registi con poco budget; dall’altro, invece, le possibilità di modificare aspetto e voci degli attori hanno aperto orizzonti che fino a non molto tempo fa erano inesplorati. L’integrazione di tecniche come la CGI, il motion capture e il de-aging rappresenta solo l'inizio di quello che la tecnologia potrebbe consentire in futuro.