(KIKA) – MILANO – Con l’autunno alle porte anche le nostre abitudini a tavola sono destinate a cambiare. Prodotto tipico del cambio di stagione i funghi, con le loro mille varietà. Ma la vastità di scelta non sempre è un bene: sono molti i funghi velenosi che possono mettere a rischio la nostra salute. Anche fra quelli più comuni si nascondono molte insidie.
“Addirittura fra i noti “prataioli”, quelli che troviamo andando per boschi e sono i più facili da riconoscere – ci dice Angelo Bernardi, proprietario di una fungheria storica di Milano, e da più di 25 anni impegnato nel settore – si possono celare funghi velenosi. Gli champignon, una delle qualità più usate, sono facili da confondere con le Amanita verna, fungo fra i più tossici. Gli stessi porcini possono essere difficili da distinguere dai Boletus satanas che, come suggerisce il nome, sono altamente velenosi”.
Gli amanti dei funghi non sembrano però aver paura di correre rischi e affollano il negozio del sig. Angelo. “Abbiamo molti clienti abituali – prosegue Bernardi – ma vengono spesso molti turisti. Loro sì hanno molta più cautela, temono possano essere velenosi. Ma dopo averne sentito l’odore li comprano soddisfatti”.
Il rischio però rimane alto, soprattutto per chi sceglie di raccogliere funghi da solo: come è successo a Nicholas Evans, l’autore del bestseller L’uomo che sussurrava ai cavalli, finito in coma dopo aver mangiato funghi raccolti nel prato dietro casa, poi rivelatisi della specie amanita virosa, una delle più velenose.