(KIKA) - LOS ANGELES - Nicole Kidman e Javier Bardem sono Lucille Ball e il marito, il musicista e attore cubano Desi Arnaz, diretti da Aaron Sorkin in “Being the Ricardos”, che racconta la storia della produzione del famosissimo programma di intrattenimento americano “I Love Lucy” (Lucy ed io, in italiano) dove i due interpretavano marito e moglie come nella vita.

Il film esce su Prime Video il 21 dicembre.

BEING THE RICARDOS: LE PAROLE DI NICOLE KIDMAN

Lo show fu prodotto dal 1951 al ’57, segnando un importante pezzo di storia della sit-com americana, così popolare da incollare alla televisione milioni di telespettatori ogni lunedì sera, giorno in cui persino i supermercati chiudevano prima per permettere a impiegati e clienti di essere a casa in tempo per lo spettacolo.

“Non conoscevo tantissime cose di lei – dice l’australiana Nicole Kidman a proposito del suo personaggio, amatissimo da generazioni di telespettatori americani – ho impiegato un mese e mezzo a rivedermi tutte le puntate di I love Lucy e a studiare attentamente il personaggio e il genio comico che lo interpretava. Aaron Sorkin mi ha avvertito che non avrebbe voluto la copia a carbone di Lucy regina dello show e che invece avrebbe voluto focalizzarsi di più sulla coppia formata da Lucille e suo marito. Interpretare un personaggio realmente esistito è sempre impegnativo. Per uno così amato poi, senti davvero tutta la responsabilità del mondo addosso”.

Lucille aveva una voce profonda.

“La voce di chi fuma un pacchetto di sigarette al giorno. Poi quando interpretava Lucy, il personaggio della serie tv, cambiava ulteriormente tono. Il mio è stato obbligatoriamente un approccio tecnico molto rigoroso alla parte”.

LUCY ED IO: LA STORIA VERA

Come è d’abitudine per il politicamente impegnato regista Aaron Sorkin, la serie non celebra solo un pezzo di storia dello spettacolo americano ma si concentra su una particolare settimana di produzione, un periodo dai risvolti politici molto marcati.

Nel 1952 infatti ci fu un’indagine da parte della Commissione sulle attività Anti-americane, che volle investigare su un presunto legame di Lucille Ball con il partito comunista americano. Erano quelli gli anni del maccartismo e della famigerata caccia alle streghe che buttò fuori dal circuito hollywoodiano molti artisti dalle - anche solo - sospette simpatie socialiste e che portò alla quasi chiusura di “Lucy ed io”.

La crisi politica inoltre portò alla crisi personale della coppia Ball-Arnaz che sfociò nel divorzio, avvenuto nel 1960.

“La nostra è un’esplorazione sia del matrimonio che del sodalizio professionale fra i due – dice Bardem -. L’unione creativa contrapposta all’unione affettiva. Ci siamo chiesti se fosse possibile districarsi fra le due realtà senza danneggiarle”.

Lucille e Desi si incontrarono nel 1940. Lavoravano a progetti diversi in due vicini soundstage di Culver City (dove, ironia della sorte, ora sorgono gli studios di Amazon Prime Video). Presto la loro relazione ebbe inizio. I due si amarono profondamente anche se a dividerli c’erano sei anni (lui era il più giovane) e caratteri così forti da dare spesso vita a liti furibonde. Si sposarono il 30 novembre del 1940.

“Javier ed io siamo venuti a conclusione che quella fra i due fosse comunque una storia d’amore sincera e profonda. – continua la Kidman - Lui in particolare vedeva in lei quello che era, vedeva la sua forza e credeva in lei anche quando lei stessa non ci credeva”.

Una scelta non ovvia quella di assegnare i ruoli a un’australiana e a uno spagnolo, tanto che, se la scelta della Kidman è stata accettata di buon grado, quella di Bardem ha suscitato qualche perplessità soprattutto da parte della comunità centro-americana negli Stati Uniti.

Arnaz infatti è di origini cubane e sull’onda della correttezza politica imperante ultimamente a Hollywood, in molti avrebbero voluto un attore cubano nella parte. Ad avallare la scelta però sono stati gli stessi Desi Arnaz Jr. e Lucie Arnaz, figli della popolarissima coppia e produttori esecutivi del progetto.

Prodotto da Amazon Prime Video, Being the Ricardos sarà disponibile dal 21 dicembre sulla piattaforma di streaming, dieci giorni prima sarà in sala negli Stati Uniti, giusto in tempo per la corsa agli Oscar.

Sorking e la casa di produzione avevano già fatto il pieno di nomination lo scorso anno con “Il processo ai Chicago 7” e ora contano di fare il bis con una storia che racconta gli anni d’oro di Hollywood. Un bersaglio facile: è noto l’affetto dei membri dell’Academy per i ritratti di quel mondo e di quegli anni.