(KIKA) - CANNES - Sulla Croisette del 70esimo Festival di Cannes arriva uno dei progetti più attesi della kermesse: Le Redoutable di Michel Hazanavicius.
Il regista di The Artist punta i riflettori su Jean-Luc Godard, affidando il complicato ruolo del protagonista a un magistrale Louis Garrell. “Racconto cose scritte nei libri e in molte biografie, non ultima quella monumentale di Antoine de Baecque. Ho fatto una commedia, non un film per ricercatori universitari. Sapevo di avvicinarmi a un artista complesso, contraddittorio. Quindi il film avrebbe dovuto rispondere a domande come: che cos’è un artista? Come si fa cinema politico? Come, un Paese, può fare una rivoluzione? E come si diventa rivoluzionari? In un film popolare ho voluto mettere domande destinate a un’élite. È, al tempo stesso, una commedia e una storia d’amore. Cose lontane da Godard”, questo l’approccio utilizzato da Hazanavicius e raccontato sulle colonne di Io Donna.
Sulla scelta degli interpreti invece ha dichiarato: “Avevo bisogno di un attore con un carisma all’altezza del personaggio. E, seppur molto più bello, Louis Garrel mi è sembrato perfetto. Per interpretare Anne volevo un’attrice che facesse innamorare immediatamente il pubblico. Mia moglie Bérénice aveva lavorato con Stacy Martin in The Childhood of a Leader di Brady Corbet. Ero stato sul set a trovarla e mi sono ricordato di Stacy. Ha fatto un grande lavoro, non è facile entrare nei codici di comportamento di quegli anni. A Garrel è andata meglio. Suo padre Philippe è un regista molto vicino a Godard. Nel ‘68, uscendo dal cinema dopo aver visto Marie pour mémoire, primo film di Garrel padre, Godard disse a Anna: “Non devo più fare film, c’è”.