(KIKA) - ROMA - Le linee dei partiti non sono cambiate. Nel secondo giorno di consultazioni dei partiti al Quirinale, Matteo Salvini ha aperto ufficialmente a un governo con il Movimento 5 Stelle ma Silvio Berlusconi non è d'accordo. Il Partito Democratico invece, ha ribadito che non parteciperà alla formazione del governo.
Maurizio Martina, Matteo Orfini e i capigruppo del Pd alla Camera e al Senato (Delrio e Marcucci) sono entrati per primi al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "L'esito elettorale per noi negativo non ci consente di formulare ipotesi di governo che ci riguardino", ha detto Martina.
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Alle 11 circa invece, è stato il turno dei capigruppo alla Camera e al Senato Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini e Silvio Berlusconi. "Abbiamo rappresentato al Capo dello Stato l'urgenza di affrontare i problemi degli italiani. Serve un governo con un programma coerente e in grado di lavorare per un arco temporale adeguato - ha detto Berlusconi al termine dell'incontro con Mattarella - Siamo disponibili a partecipare a soluzioni serie basate su accordi chiari e su cose concrete e fattibili, credibili in Europa. Non siamo disponibili a un governo di pauperismi e giustizialismi e populismi e odio e innescherebbe una spirale recessiva e di tasse elevate con fallimenti a catena anche nel settore bancario".
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La posizione del candidato premier della Lega Matteo Salvini al termine della consultazione invece è stata: "Faremo di tutto per dare un governo che duri cinque anni ovviamente partendo dal centrodestra coinvolgendo il Movimento 5 Stelle, senza altre soluzioni temporanee e improvvisate. Abbiamo ricordato a Mattarella che più che posti e ruoli ci interessano i programmi su temi come la riforma delle pensioni, il lavoro e la riforma fiscale. Continuerò a incontrare tutti e ad ascoltare tutti, la settimana prossima anche formalmente".