(KIKA) - GENOVA - Il grande viaggio si è concluso: operazione completata con successo. La Costa Concordia è entrata in porto a Genova questa mattina ed è stata ormeggiata con successo alla banchina.

"Oggi è un giorno che non può certo essere definito come lieto fine, perché non c'è nessuna possibilità di essere felici, festeggiare o fare cerimonie di gioia quando andiamo a chiudere una vicenda che ha avuto 33 morti. Oggi è il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine verso il Giglio": così il premier Matteo Renzi, atterrato in aereo alle 12.15 con la moglie Agnese e i due figli.

"Mai come ora l'Italia è straordinariamente attrattiva rispetto agli investimenti stranieri. Ce ne accorgeremo il 31 con la firma di un accordo che vale qualche miliardo di euro", ha aggiunto poi Renzi, lanciando un ulteriore messaggio di speranza.

C'è anche chi, scesa la tensione, ne approfitta: "con il giusto abbrivio inizio a togliermi i sassolini dalle scarpe - ha detto il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, riferendosi a "quelli che aspettavano questo giorno per dire 'io l'avevo detto'. Più che remare contro, in molti hanno pensato agli affari propri. Altri hanno pensato a coprirsi le spalle rispetto a responsabilità che immaginavano di avere".

"A queste persone va il mio pensiero commosso - ha continuato Gabrielli - nella vita si dicono tante cose, purtroppo questa fatidica frase non potrà essere detta". Nomi? "Basta guardare le rassegne stampa per trovarne a bizzeffe".