(KIKA) - LONDRA - Non è per "tirargli i piedi" ma per prassi e lui lo sa: il Palazzo si prepara alla morte di re Carlo III. 

Nella pianificazione per la successione quando il sovrano non ci sarà più, è inclusa anche l'organizzazione del funerale. Si chiama Operazione Menai Bridge ed è il nome in codice per mettere in fila le procedure da attivare dal giorno della morte del sovrano fino ai dieci giorni successivi. 

Quella per Elisabetta II si chiamava Operazione London Bridge, alla quale si sommò quella per trasferirla a Londra da Balmoral, dove esalò l'ultimo respiro. 

Il nome scelto per il re è quello del ponte sospeso in Galles ed è legato al suo rapporto con quella terra, dov'è stato il principe più longevo. 

Ecco cosa sappiamo del piano post-mortem di re Carlo:

I primi ad essere avvisati saranno i familiari più stretti, poi il primo ministro e i membri del gabinetto di governo e i 14 Paesi del Commonwealth. 

A questo punto la notizia passerà alla stampa, in anteprima alla BBC, che ne darà l'annuncio ufficiale. Saranno affissi cartelli sulle cancellate di Buckingham Palace e le bandiere scenderanno a mezz'asta. 

Il figlio William diventerà subito re e passeranno solo 9 giorni dalla morte elle esequie, mentre per Elisabetta II ne passarono 11. 

Il nuovo re, William, prenderà subito la parola leggendo il discorso il giorno stesso, mentre la salma di re Carlo verrà traslata dalla State Room di Buckingham Palace all'abbazia di Westminster, dove le persone renderanno l'ultimo omaggio. 

Carlo III sarà tumulato nella cappella di Giorgio VI nel castello di Windsor, dove si trova anche Elisabetta II. Dopo la morte del re, anche Camilla dovrà restituire immediatamente il titolo di regina consorte e la corona per cederla a Kate Middleton.

Carlo non è in pericolo di vita, nonostante abbia un tumore. Tuttavia proprio la malattia ha costretto i funzionari del Palazzo ad accelerare i tempi per la preparazione.