(KIKA) - LOS ANGELES - La cerimonia dei 69esimi Emmy Awards? Ci sono state molte battute scherzose rivolte al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ma il discorso esplosivo nei confronti del presidente repubblicano è stato quello di tre icone: Dolly Parton, Jane Fonda e Lily Tomlin che, riunite sul palco degli Emmy hanno ricordato il film dalle 9 alle 5 in cui avevano recitato insieme nel 1980. “Allora ci siamo rifiutate di essere guidate da un sessista, egoista, bugiardo ipocrita e bigotto – hanno detto riferendosi al protagonista maschile del film di allora – e nel 2017 ci rifiutiamo ancora una volta di essere guidate da un sessista, egoista, bugiardo ipocrita e bigotto”.
Quasi a inizio serata Alec Baldiwn aveva vinto un Emmy per la sua interpretazione di Trump nel Saturday Night Live. “E’ il caso di dire finalmente”, ha detto Baldwin, riferendosi al fatto che Trump, quello vero, era stato candidato in passato tre volte, senza mai vincere, per il suo The Apprentice. “Mr. President, questo è per te”, ha scherzato Bardwin. Steven Colbert, il presentatore della serata, nel suo monologo iniziale aveva espresso un dubbio: “Se Trump ne avesse vinto almeno uno di quei tre Emmy magari non si sarebbe candidato alle Presidenziali”.
Gli Emmy Awards 2017 insomma sono stati caratterizzati da una grande componente politica, più prona alla battuta di spirito che alla protesta a gran voce, come era successo lo scorso anno quando il cast di Stranger Things aveva contestato con veemenza l’allora candidato repubblicano.
Una nota dolente infine per l’Italia: The Young Pope, la miniserie di Paolo Sorrentino candidata per la migliore fotografia e per il design non ha vinto nessuno dei premi a cui era candidato.