(KIKA) - ROMA - Che la sanità calabrese non navighi in buone acque non è un mistero e la vicenda dei tre commissari alla Sanità nominati dal governo e poi dimissionati o dimissionari, seguita dall'arresto del presidente del consiglio regionale per collusioni con la 'ndrangheta, non ha certo migliorato la situazione.
Così un centinaio di sindaci calabresi, in rappresentanza degli altri primi cittadini e degli abitanti della regione, sono scesi in piazza, a Roma, per chiedere la fine del commissariamento della sanità locale durante l'emergenza Covid, ora che la regione è inserita tra le zone rosse non per numero di casi o vittime ma per l'inadeguatezza delle strutture.
Nonostante in molti abbiano parlato di manifestazione apolitica, sin dai cartelli è chiara la spinta della Lega. I sindaci sono stati ricevuti dal presidente del consiglio Giuseppe Conte dopo un sit-in davanti a Montecitorio.