Cinema
- lunedì, 7 Marzo 2022
Licorice Pizza, intervista a Paul Thomas Anderson
Il film arriva in Italia il 17 marzo ed è uno dei favoriti ai prossimi premi Oscar.
Licorice Pizza - 10-10-2020 - Licorice Pizza, intervista a Paul Thomas Anderson

(KIKA) - LOS ANGELES - “Ricordo a vent’anni di aver pensato di andarmene di qui, ma sono una di quelle persone che, dopo 24 ore fuori casa, devono tornare. Così non mi sono mai allontanato troppo”.

Paul Thomas Anderson è il cantore della California, di Los Angeles, della “valle”, quella zona residenziale della città che i turisti conoscono poco ma che ne è l’anima, il cuore pulsante. Boogie Nights, Magnolia e ora Licorice Pizza, candidato a tre Oscar di peso: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura, sono tutti racconti di quel cuore, per Anderson sono tutti racconti del cuore.

Anderson, classe 1970 ha già collezionato undici candidature agli Academy Awards. Tutte e tre quelle di quest’anno portano il suo nome perché di Licorice Pizza è sceneggiatore, regista e anche produttore. Non ha ancora vinto e, durante l’intervista via zoom dalla sua casa della valle, non nasconde che gli piacerebbe: “A questo punto noi tutti a Hollywood siamo come quei giocatori negli spogliatoi che dicono che l’importante è fare squadra, poi se si vince bene... Sono in giro da troppo tempo per fare questi giochini. 

Licorice Pizza è uno dei favoriti. E’ un racconto dolce, solare, di formazione, i ricordi d’infanzia del regista e del suo amico Gary Goetzman che nel film è interpretato dal bravissimo Cooper Hoffman, il figlio del compianto Philip Seymour Hoffman. Gary Goetzman era negli anni Settanta un “bambino attore”. Fu uno dei protagonisti di Appuntamento sotto il letto, con Henry Fonda e Lucille Ball uno di quei film che periodicamente vengono riproposti in tv, su una famiglia numerosissima e organizzata come un piccolo esercito dal padre militare. “Gary mi raccontava delle storie pazzesche della sua esperienza di ragazzino attore e molte di queste sono nel film.

Gary è un personaggio piuttosto singolare. Era un ragazzino attore ma anche un imprenditore in erba.
Mise su un commercio di materassi ad acqua e poi fu proprietario di più sale gioco a Los Angeles. E’ sempre stato un ragazzo pieno di iniziativa.

Nel film c’è il racconto rocambolesco della vendita di uno di questi materassi al produttore John Peters, che ai tempi aveva una relazione con Barbra Streisand e che è interpretato da Bradley Cooper.
Facciamo diventare Peters una specie di pazzoide donnaiolo. Ho chiesto il suo permesso, l’ho sentito. Non c’è niente di vero nel racconto che facciamo ma volevo comunque il suo benestare e l’ho avuto. Anzi, era entusiasta.

Ci sono molti personaggi a metà fra realtà e finzione. Sean Penn interpreta Jack Holden una versione dell’attore di Sabrina e Viale del tramonto, William Holden.
Ho raccontato un territorio di mezzo fra realtà e finzione. Non è una ricostruzione perfetta di quegli anni e dei protagonisti di allora. E’ il racconto di quelle atmosfere.

I protagonisti sono Gary e Alana. Un quindicenne carismatico e intraprendente e una ragazza altrettanto piena di risorse ma molto più grande di lui. Anche questa è una storia vera?
Ho una sorella maggiore, sono il secondo di quattro fratelli.  Il mio migliore amico aveva anche lui una sorella più grande. Quindi capitava spesso di avere, intorno a noi quindicenni, ragazze sui vent’anni, che guidavano la macchina. Un’eterna fonte di cotte, ammirazione e meraviglia.

Per interpretare Gary e Alana ha scelto due ragazzi poco conosciuti, Cooper Hoffman, il figlio di Philip Seymour Hoffman e Alana Haim, che fa parte insieme alle sorelle di una band di cui lei ha curato molti video musicali.
Cooper è, come era suo padre, un attore di grande talento. Alana è una ragazza piena di risorse. Certo volere due volti non conosciuti come protagonisti è una scommessa, ma non credo che ci sia gioia più grande di vedere nascere la passione per la recitazione in persone che non hai mai visto recitare, scoprire il loro talento e farlo scoprire al pubblico.

Il racconto si apre con Gary che fa di tutto per strappare un appuntamento ad Alana.
Vent’anni fa traslocai in questa casa che era vicino ad un liceo e fui colpito da questo ragazzino che ronzava attorno a una ragazza più grande di lui con una tenacia rara, disperatamente determinato a ottenere il suo numero di telefono e la sua attenzione. Li ho guardati per cinque minuti e ricordo di aver pensato che sarebbe stata un’ottima premessa per una storia. Ho continuato a pensarci per molti anni sino a che non l’ho messa nero su bianco. Certe volte quando inizi un copione non sai la direzione che prenderà, è divertente, lo scopri anche tu strada facendo.

Di Alana Haim e delle sorelle ha curato molti video musicali.
Anche Alana, così solare e determinata, sua madre e le sue sorelle, che sono tutte nel film, sono state un veicolo, un motore per la mia storia di formazione, che, curiosamente racconta più la crescita di lei, della venticinquenne Alana, più che di Gary. Lui sa quello che vuole, lui in qualche modo è quello più maturo. Lui sa cosa vuole e cosa sta facendo. Lei lo scopre insieme a lui.

Il suo ultimo film prima di questo, Il filo nascosto con Daniel Day Lewis è di cinque anni fa e racconta una storia inglese. Si è allontanato dai racconti di Los Angeles per poi tornarci.
Quando penso a cosa fare magari mi viene in mente di raccontare la rivoluzione francese o la Seconda Guerra Mondiale, ma poi mi chiedo cosa conosco veramente e allora torno qui. Amo vivere qui, ho cresciuto qui la mia famiglia, mio padre ha cresciuto qui la sua famiglia

E poi è molto cinematico. Los Angeles è il cinema.

Loading the player...
Video di cover media

Ultimi video
Ultime gallerie in Cinema