Nata in Sicilia ed emigrata a Roma per poter realizzare il suo sogno, Petite Chérie racconta il mondo del Burlesque ed il cambiamento che questa arte ha avuto negli anni “evolvendosi in modo diverso nelle varie parti del mondo”.
Com’è nata la passione per il Burlesque?
C’è sempre stata. Avevo circa nove anni quando mi innamorai di Gypsy Rose Lee, Marilyn Monroe, Rita Hayworth e Betty Page e dei loro film. Non sapevo cosa fosse il Burlesque, guardavo queste donne, queste Femme Fatale e sognavo un giorno di poter essere anche io come loro. In Sicilia, dove sono nata, il Burlesque non era conosciuto e quindi, appena maggiorenne ho riempito la mia valigia di sogni e sono andata via per poter studiare quest’arte performativa in ogni sua sfaccettatura.
Dove sei andata?
A Roma, l’unica città più vicina, dove avrei avuto la possibilità di imparare al meglio questa arte. Successivamente mi sono spostata anche a Milano, dove ho iniziato a frequentare lezioni e altri corsi e appreso la reale magia del Burlesque, mettendo in pratica anche la parte teorica, che non è affatto semplice, in quanto fatta di regole ben precise, che consentono di lavorare correttamente col proprio corpo ed entrare in sintonia con le proprie forme.
Poi sono arrivati i primi spettacoli sul palco. Com’è stato esibirsi con un pubblico?
E stato incredibilmente Emozionante! L’idea di donare al pubblico un qualcosa che non sia tangibile, ma che vada a scuotere le sensazioni e stuzzicare le loro fantasie trasportandoli con me in un magico mondo. Dietro ad uno Show come il mio, generalmente di breve durata, c’è un lavoro incredibile.
Per i tuoi spettacoli utilizzi abiti molto particolari e preziosi, li crei tu?
Sono stati creati proprio su di me, sul mio corpo. Ogni singolo pezzo di stoffa viene cucito e disegnato appositamente per me. Ogni abito che indosso nei miei Show è stato pensato e disegnato per me, ideato in ogni suo dettaglio e con l’aiuto di Fashion Stylist, prende poi realmente forma.
Hai girato il mondo tante volte per i tuoi spettacoli, qual è stata l’esperienza che più ti ha
colpito, quella più particolare?
O avuto il privilegio di esibirmi in diverse parti del mondo. Sicuramente negli Stati Uniti come nel resto dell’Europa il Burlesque è particolarmente, amato ed apprezzato, e per tanto il pubblico statunitense è quello al quale mi sento strettamente legata, poiché sa farmi dono di un calore particolare, unico.
Chi segue i tuoi spettacoli?
Le donne, il mio pubblico è prettamente femminile. Prima il Burlesque era uno spettacolo creato da uomini per gli altri uomini. Adesso è cambiato tantissimo, oggi uno Show Burlesque è creato dalle donne per le donne. Oggi il 90% del pubblico è femminile.
Il complimento più bello che hai ricevuto?
A New York, una donna che era venuta con il marito, a vedere un mio show, si è avvicinata a me e mi ha detto: “Sei un come un faro,una luce nel buio, un esempio di femminilità e di bellezza per tutte noi. Sei un punto di riferimento”. Non mi sarei mai aspettata un complimento del genere!
Sei stata definita come “Pocket Venus”, cioè la Performer più piccola al mondo di Burlesque, ti
diverte questa definizione?
Sono realmente la più piccola performer al mondo, la mia altezza e le mie forme armoniose, mi rendono unica e riconoscibile. Quando ero solo una ragazzina la mia statura era un problema, poi nell’arco degli anni essere Petite è diventata la mia forza, é si, mi diverte essere definita come “Pocket Venus”.
Com’è la giornata tipica di Petite Chérie?
Mi sveglio al mattino nella mia incantevole Château Chérie guardando il mare dal mio letto. Non amo il caffè quindi non posso fare a meno del mio thea, proiettandomi nel frattempo sui mille impegni giornalieri. Durante la settimana mi alleno quotidianamente con pilates, danza classica e prove show.
Hai una pelle che è stata definita “di porcellana”, ci sveli il segreto della tua bellezza?
Creme, massaggi, maschere e fanghi. È importantissimo curare la pelle quotidianamente. La cura del corpo per me è un rituale giornaliero e faccio almeno un’ora al giorno il bagno in acqua profumata. Quando alla fine della giornata torno a casa adoro coccolarmi e fare il bagno in acqua calda cosparsa di olii profumati e petali di rose.
Stai lavorando al tuo primo libro auto-bio-fotografico, puoi anticiparci qualcosa?
È un’autobiografia descrittiva illustrata con delle immagini create da una delle illustratrici pin up più brave al mondo, l’australiana Nathalie Rattner. Parlerò di tante cose e di tutto il mio mondo. Parlerò del glamour, della storia delle Pin-up, del fetish, del make-up e hair , e dei costumi. Tutto quello che riguarda proprio il mondo del mio Burlesque. Il mio libro conterrà anche foto realizzate da fotografi di fama mondiale.
Hai un sogno nel cassetto?
Si, sto lavorando a molti progetti adesso,come appunto al mio libro di grande intensità espressiva nonché alla creazione di una speciale fragranza – il mio parfum - dal potere fortemente inebriante, una striptease candle e alla mia linea personalizzata di lingerie anni 40-50 e di abiti, per far sentire ogni donna una vera “Femme Fatale”. Porterò a Palermo artisti che non sono mai stati in Italia e cercare di diffondere quanto più possibile la cultura dell’arte del Burlesque nel nostro Paese.
Foto: Veronika Mark for V's Anchor Studio