(KIKA) - SANREMO - Il quarto quadro di Achille Lauro include un esilarante Fiorello, calato alla perfezione nell’estetica del 30enne artista romano.
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“Sono il punk rock, la cultura giovanile, San Francesco che si spoglia dei beni, Giovanna D'Arco che va al rogo, Prometeo che ruba il fuoco degli dei, l'estetica del rifiuto dell'appartenenza all'ideologia. Dio benedica chi se ne frega”, l'esibizione parte con le note modificate dell'inno di Mameli, per poi confluire nel brano che lo ha fatto conoscere all'Italia intera: Me ne frego.
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Con perfetti tempi comici, alla fine della performance Fiorello è rimasto immobile sul palco: “Non posso parlare, sono ligio al mio ruolo, sono un olio, un quadro di Achille Lauro”, prima di venire trasportato fuori dal palco a braccia.