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Sanremo - venerdì, 5 Marzo 2021
Sanremo 2021, il monologo di Fiorello sul politically correct
Lo showman si lancia in una ingarbugliata metafora con protagonista il mondo animale.
Fiorello - Sanremo - 05-03-2021 - Sanremo 2021, il monologo di Fiorello sul politically correct

(KIKA) - SANREMO - Le 75 pagine del protocollo sicurezza, il carrello per consegnare i fiori e quest’ultimi da consegnare indistintamente a uomini e donne: il Festival di Sanremo 2021 è sotto assedio non solo delle norme di igiene, ma anche del politically correct.

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Di certo non una novità per una kermesse che nei decenni ha fatto delle polemica una delle sue tante cifre stilistiche, forse anche per questo Fiorello ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, rilanciando a modo suo sulla questione di ciò che è possibile e non è possibile dire e fare, creando una ingarbugliata metafora con protagonista il mondo animale: “Gli animali sono meglio di noi, l’essere umano è troppo legato all'aspetto esteriore, alla bellezza. Gli animali no, perché non lo sanno. Non è che un leone se perde peli sulla criniera si fa il riporto. E poi il gorilla è alto quasi due metri e pesa 250 chili, ma ce l'ha di due centimetri”.

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Il pitone, invece ne ha due, uno è di cortesia. L'argonauta è un mollusco: quando vede una che gli piace, la guarda, il suo si stacca da lui e la va a cercare. Io vorrei sapere, ma ritorna? Il polpo - mi chiamerà l'Api, l'associazione polpi, non puoi fare battute né sui polpi né su Zingaretti - ha otto tentacoli, ma uno degli otto non è un tentacolo. Solo che quando te lo servono non te lo dicono. Non voglio fare il Greta Thunberg, ma gli animali vanno rispettati".

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