(KIKA) - ROMA - Non è una donna il 13esimo Presidente della Repubblica Italiana né tantomeno la Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Dopo sette votazioni e seppur riluttante, il Capo dello Stato uscente Sergio Mattarella ha accettato di ricoprire nuovamente la carica più alta dello Stato.
"Accetto per senso di responsabilità, nonostante prospettive personali, non potevo sottrarmi" : così il Presidente la cui elezione con 759 voti (più del quorum di 505) accontenta un po' tutte le forze del Parlamento gettando però luce sulla crisi della politica italiana.
Per Enrico Letta "L'elezione di Mattarella per noi è la soluzione migliore, l'ho sempre detto che era il massimo. Ma è la vittoria di tutti. E il governo ne esce rafforzato. Non serve alcun rimpasto" anche se il modo in cui si è giunti alla rielezione è "segno di una profonda crisi politica e istituzionale".
Una vittoria di tutti? Non ne è convinta Giorgia Meloni che accusa i compagni di coalizione, Lega e Forza Italia che hanno caldeggiato il Mattarella Bis dopo aver proposto Maria Elisabetta Casellati e Pierferdinando Casini: "Il centrodestra non c'è più, in questo momento Fratelli d'Italia non è un alleato di Lega e Forza Italia."
Giovedì 3 febbraio, giorno di scadenza del precedente mandato, il Parlamento si riunirà di nuovo per il giuramento.