(KIKA) - Nel Ventunesimo secolo gli studenti universitari inventano social network e app per incentivare le relazioni virtuali. Negli anni Settanta i rapporti sociali erano esclusivamente fisici e reali. Allora, esattamente 40 anni fa, due studenti universitari della Syracuse University, Steve Rubell e Ian Schrager, aprirono a New York lo Studio 54, quella che negli anni diventerà la più famosa discoteca del mondo.
Lì Andy Warhol, Mick e Bianca Jagger, Michael Jackson, Diana Ross e molti altri erano di casa. Il divertimento era garantito e sbalorditivo. Steve e Ian riuscivano ad avere nella loro discoteca il meglio della musica e della cultura di allora. Regali sontuosi garantivano il ritorno delle star, la principale attrazione di quel luogo magico.
Un giovane fotografo, Adam Scull, riuscì ad entrare nelle simpatie dei due proprietari e ad entrare, sera dopo sera, a documentare quel mondo speciale. “Divenni uno stalker – dice il fotografo, ora in pensione – prima dei proprietari dello Studio 54 e poi del NewYork Post, insistetti tanto sino a che il direttore del giornale non decise di vedere le mie foto e poi di pubblicarle. Divenni il reporter dello Studio 54”.
Oggi Adam Scull sfoglia le sue immagini: Liza Minelli, Elton John, Grace Jones, Farrah Fawcett, Shirley MaClaine, Mikhail Barishnikov, Brooke Shields… l’elenco delle star che hanno varcato quella porta nel cuore di Manhattan è davvero infinito. “Sfoglio le mie foto ricordando il momento più bello in cui abbia mai girato a New York, negli anni '70. E 'stato davvero il migliore dei tempi”.