(KIKA) - LOS ANGELES - ESCLUSIVO - Boris Johnson tira dritto per fare uscire l’Inghilterra dall’Europa, agli avversari non resta che tentare di fargli crollare il terreno sotto ai piedi scavando nel suo passato e il primo ostacolo ha il nome di Jennifer Arcuri. Conflitto d’interessi, questo il capo d’accusa di cui si sarebbe macchiato l’ex sindaco di Londra, favorendo l’ex modella, imprenditrice e adesso anche produttrice cinematografica statunitense.
È il Consiglio comunale di Londra ad aver chiesto a Scotland Yard di indagare su un possibile conflitto d’interessi dell’ex primo cittadino della capitale inglese, che secondo il Sunday Times avrebbe foraggiato con oltre cento mila sterline, provenienti da fondi pubblici, due aziende specializzate in hi-tech della Arcuri: la Playbox Ltd e la The Innotech Network.
La Arcuri era riuscita ad assicurarsi l’appalto per un software destinato all’attuale Department of International Trade, dal valore di 15mila sterline, battendo oltre duemila candidature: il requisito per partecipare al bando era una disponibilità aziendale di 200mila sterline, ma l’azienda della Arcuri era in rosso. “Una sincera amicizia”, il Primo Ministro inglese ha glissato così l’argomento coi media, non potendo negare di aver partecipato ad almeno quattro presentazioni per il lancio della Innotech in passato.
Nell’aprile del 2013 Johnson aveva così descritto l’azienda della Arcuri: “In città ci sono più di 24.000 imprese tecnologiche, e questa è esattamente il tipo di imprenditorialità che, a mio avviso, guiderà Londra e questo paese. Spero di poter fare tutto ciò che è in mio potere per incoraggiare la Tech City”. La posizione degli avversari di Johnson è che l’incoraggiamento nei confronti della Arcuri è sconfinato nel conflitto d’interessi.