(KIKA) - UCRAINA - Questa mattina le sirene hanno suonato a Kiev: l'Ucraina è sotto attacco, la Russia ha cominciato l'invasione anche se Putin ha negato di voler occupare ma solo di voler "proteggere le due repubbliche filorusse del Donbass riconosciute pochi giorni fa."
Forti esplosioni si sono verificate in diverse città ucraine, tra cui Kiev, Odessa, Kharkiv, Mariupol, Leopoli e l'Ansa ha già fornito un primo bilancio dell'attacco: sette morti, che però secondo la Cina sarebbero invece già centinaia. Colpito anche il sito di stoccaggio delle scorie nucleari di Chernobyl.
La situazione nelle città, secondo i corrispondenti di guerra, è surreale: la gente va in giro come se niente fosse a Kiev, mentre molti cercano di allontanarsi in auto da Donetsk causando perciò lunghe code ai distributori e anche ai bancomat "Poco fa - racconta un giornalista - è passata un’auto della polizia con una sorta di megafono, chiedendo a tutti di prendere rifugio nei sottopassi.?"
Una testimonianza raccolta “La situazione è molto dura, potrebbero arrivare veramente velocemente a Kiev. Se vogliono veramente conquistare subito Kiev noi dobbiamo nasconderci. Cerchiamo ora di capire quali bunker e seminterrati sono disponibili”.?
Intanto il presidente bielorusso Lukashenko, alletato di Putin, ha dichiarato che "si sta considerando con Mosca il lancio di missili" mentre la NATO ha attivato piano di difesa, decidendo però di non inviare truppe e il premier italiano Draghi ha dichiarato: "Dialogo impossibile col Cremlino, dure sanzioni".